La Superlega potrebbe costare il 60% delle entrate audiovisive a LaLiga e agli altri campionati europei

Le maggiori leghe nazionali d'Europa sono preoccupate dalla possibilità che il progetto, promosso dalla società A22, possa essere realizzato, specie dopo la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea dello scorso 21 dicembre

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Tebas non vede di buon occhio la Superlega. Il presidente de LaLiga Javier Tebas ritiene che la Superlega presenti diversi punti deboli che devono essere affrontati prima che la competizione veda la luce.

Le parole di Tebas e la posizione dei maggiori campionati europei

 In un'intervista a "Expansión", Tebas spiega che i club che non partecipano alla competizione parallela alla Fifa e all'Uefa potrebbero perdere il 60% dei loro introiti audiovisivi e commerciali, il che comporterebbe una maggiore divergenza tra le grandi squadre e quelle più piccole, a livello di entrate.

Inoltre, secondo il presidente de LaLiga, le competizioni nazionali potrebbero scomparire, sostenendo che, da un lato, non ci sarebbe un mercato pubblicitario e  che la trasmissione del calcio d'élite gratis, i prezzi dovrebbero essere abbassati.

Questo comporterebbe un peggioramento dello stato di salute delle competizioni nazionali e avrebbe un impatto diretto sul mercato dei trasferimenti.

In ogni caso, Tebas è cauto e ritiene che sia un ipotesi irrealistica.

"Per arrivare a questo punto, c'è una fase precedente: che l'Uefa lo autorizzi, cosa che non è possibile con l'attuale sistema di concorrenza perché va contro i valori dello sport del diritto europeo, soprattutto la questione delle promozioni", spiega.

LaLiga non è l'unico campionato che ha preso pubblicamente posizione contro la Superlega.

Alla federazione calcistica spagnola si sono aggiunte la Premier League, la Bundesliga, la Serie A e la Ligue 1.In seguito alla sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) del 21 dicembre.

La Corte si è espressa a favore della Super League, ritenendo che il caso:

"Costituisca un abuso a livello mondiale ed europeo da parte di Uefa e Fifa".

Tuttavia le principali competizioni calcistiche hanno respinto il progetto.

La Premier League ha dichiarato di:

"Prendere atto della sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea nel caso della Super League e di continuare a rifiutare qualsiasi concetto del genere e a condannare la proposta".

La Bundesliga è stata dello stesso avviso affermando che:

"La sentenza della Corte di giustizia europea non significa che una competizione come la Superlega debba necessariamente essere approvata; la legalità del progetto è una questione separata".

 

La Superlega fa causa all'Uefa

Da parte sua, A22 Sports, la società che gestisce la Superlega, sta pensando di fare causa all'Uefa per danni, chiedendo circa 3,6 miliardi di euro.

La competizione calcistica parallela a Uefa e Fifa ritiene che le regole restrittive e le minacce di sanzioni finanziarie da parte di entrambi gli organismi abbiano ritardato l'avvio della Superlega.



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