I diritti televisivi aumentano il divario tra i top 5 campionati europei e le altre competizioni nazionali

Le venti squadre della Premier League guadagnano quasi quanto i 642 club dei campionati europei meno blasonati

I venti club della Premier League guadagnano quasi quanto i 642 club che compongono i cinquanta campionati minori d'Europa.

La crescita diffusa dei ricavi nel calcio europeo non è stata sufficiente a ridurre la polarizzazione degli stessi tra i campionati europei, secondo il rapporto Uefa "The European Club Finance and Investment Landscape", che evidenzia la mancanza di equità nel settore nel primo capitolo.

Le entrate non sono mai state così alte come nella scorsa stagione, con sei delle maggiori leghe europee che hanno registrato guadagni annuali superiori a 1 miliardo di euro.

"Nonostante questa crescita, la polarizzazione dei ricavi tra i Paesi e all'interno degli stessi rimane elevata", ammette il direttore della ricerca e della sostenibilità economica dell'organizzazione, Andrea Traverso.

Le entrate audiovisive creano il gap

I ricavi audiovisivi sono emersi come il principale fattore di divergenza tra i fatturati dei club europei, mentre quelli generati dalle quote di partecipazione alle competizioni Uefa hanno continuato a essere la fonte più equa.

Le squadre inglesi hanno guadagnato poco più di 3 miliardi di euro dalla vendita dei diritti televisivi nel 2023, rispetto ai 2 milioni di euro dei club islandesi o ai 3 milioni di euro delle squadre slovacche.

In totale, i club europei della massima divisione dei rispettivi Paesi hanno realizzato un fatturato complessivo di 25,6 miliardi di euro, lasciandosi alle spalle i 23,9 miliardi di euro del 2022, record assoluto fino a quel momento.

Comanda la Premier League

La capacità dei club di generare incassi dipende dal Paese in cui giocano.

Le squadre della Premier League inglese hanno registrato un fatturato aggregato di 6,5 miliardi di euro, che si traduce in una media per squadra di 323 milioni di euro, mentre le quindici squadre di San Marino hanno generato 3,2 miliardi di euro, duemila volte meno delle loro omologhe britanniche.

Le squadre spagnole della LaLiga sono al secondo posto nel continente, con un fatturato aggregato di 3,3 miliardi di euro (una media di 165 milioni di euro per squadra), seguite dalle squadre della Bundesliga tedesca con 3,2 miliardi di euro (una media di 177,7 milioni di euro per club).

Di fatto, i club inglesi, spagnoli e tedeschi hanno generato da soli un fatturato pari a quello di tutte le squadre degli altri cinquanta Paesi europei messi insieme.

A completare la classifica dei primi cinque campionati europei ci sono l'Italia, con 2,4 miliardi di entrate, e la Francia, con 2 miliardi di entrate.

A seguire, il sesto campionato del continente è la Russia, con un fatturato di 1,1 miliardi di euro.

I dati del rapporto Uefa

Dei 740 club analizzati dalla Uefa nel suo rapporto, ben 207 squadre (28% del totale) hanno generato meno dell'1% del fatturato totale nel 2023, mentre 194 club (26,2% del totale) hanno contribuito per meno del 4% al raggiungimento di quella soglia milionaria.

Delle restanti, 241 squadre (32,6% del totale) hanno generato il 23% del ricavato aggregato e meno di 100 squadre, ovvero 98 club (13,2% del totale), sono stati i maggiori generatori di entrate, con il 73% del totale.

La polarizzazione dei guadagni però non limita del tutto la competitività: venti club dei campionati al di fuori dei primi cinque sono stati incoronati campioni di una o più competizioni organizzate dalla UEFA come la Champions League o l'Europa League almeno una volta nella loro storia, con la Conference League operativa dalla stagione 2021-2022.

 Le fonti di guadagno

Per quanto riguarda le fonti di ricavo, negli ultimi dieci anni i guadagni dalle competizioni organizzate dalla Uefa sono raddoppiati, mentre gli incassi derivanti dalla vendita dei diritti audiovisivi sono cresciuti dell'80%,  quelli commerciali e da sponsorizzazione del 70%.

 La vendita di biglietti è cresciuta del 48% e altri ricavi non commerciali del 42%. Inoltre, il volume d'affari generato dalla compravendita di giocatori è raddoppiato dal 2013.

Anche i ricavi del giorno della partita variano notevolmente tra le diverse squadre. Il rapporto include le vendite di abbonamenti, i biglietti per le singole partite e l'ospitalità tra i ricavi del giorno della partita.

 

Mentre il numero di tifosi che frequentano lo stadio e i prezzi dei biglietti sono due fattori determinanti per il livello dei guadagni relativi al matchday.

Il rapporto sottolinea che i ricavi da gara dipendono sempre più dai servizi premium e dall'ospitalità.

L'esempio lampante è quello del Paris Saint-Germain, che con 800 milioni di euro ha avuto il miglior fatturato nel 2022 e il secondo più alto in termini di ricavi da match day, mentre è stato il 26° in termini di presenze allo stadio, nel suo caso il Parc des Princes.



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