Dagli ammortamenti alle plusvalenze, come cambia il FPF della UEFA

Il nuovo regolamento sulla sostenibilità dei club, evoluzione del "vecchio" Fair Play Finanziario, introduce alcune novità per evitare vuoti legislativi e un nuovo "caso Chelsea"

Immagine articolo

Niente più ammortamenti decennali, plusvalenze fittizie e prestiti di comodo, oltre che un blocco a campagne acquisti "folli" come accaduto nel caso del Chelsea.

Questa è l'idea che la UEFA vuole mettere in campo come accorgimenti al nuovo regolamento di sostenibilità che rappresenta un'evoluzione del Fair Play Finanziario e che entrerà a regime nella stagione 2025/2026.

Alcuni “vuoti” nel regolamento del nuovo Fair Play Finanziario consentivano di eludere le regole. La Commissione licenze UEFA, presieduta dal numero uno della FIGC (e vicepresidente UEFA) Gabriele Gravina, si è riunita a Nyon nei giorni scorsi con discreta fretta per affrontare il tema: le decisioni – come scrive La Gazzetta dello Sport – sono state prese e diventeranno legge a fine giugno con l’approvazione dall’Esecutivo.

Il caso più clamoroso è quello del Chelsea che tra l’estate 2022 e l’inverno 2023 ha speso oltre 600 milioni sul mercato per acquistare i calciatori.

Il club del nuovo proprierario Boehly ha operato approfittando della legge inglese che consente di “spalmare” le spese in otto/dieci anni, e quindi diluire gli ammortamenti su più esercizi.

periodo fin troppo comodo. La commissione ha deciso che, per i conti UEFA, l’ammortamento andrà suddiviso in massimo cinque anni. Non si può però intervenire retroattivamente, quindi il divieto sarà valido dal prossimo mercato.

Un altro tema è quello delle cosiddette plusvalenze fittizie, una problematica per cui da luglio 2023 saranno introdotte due novità::

  1. In caso di scambio con denaro, la plusvalenza sarà data solo dalla differenza pagata con soldi reali;
  2. In caso di semplice scambio di giocatori, senza cash, il valore sarà quello iscritto a bilancio e non quello deciso dalle parti (come fu per esempio nel caso Arthur-Pjanic, valutati rispettivamente 72 e 60 milioni più bonus da Juve e Barcellona).

Altro strumento d’elusione recente sono i prestiti tra club amici o appartenenti allo stesso gruppo (come nel caso delle multiproprietà).

In questo momento è possibile prestare un giocatore ad un prezzo minore rispetto a quanto è il suo reale valore a bilancio. Si potrà continuare in questa direzione, ma la differenza di valore dovrà essere iscritta come minusvalenza.

Queste novità si aggiungono a quanto già previsto e approvato con il nuovo regolamento che ha come capisaldi stabilità dei club, solvibilità e costi da tenere sotto controllo.



ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER di socialmediasoccer.com

Tag

Da non perdere