Il PSG ha chiuso la stagione 2021-2022 con un rosso di 368,7 mln

Il club francese ha registrato perdite a sei zeri, dando seguito al rosso di 717 milioni maturato dalla stagione 2019/2020 e alle spese superiori al miliardo di euro causate dall’arrivo di Leo Messi dal Barcellona.

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Il PSG è a tutti gli effetti l’emblema della ricchezza nel calcio, rappresentando, insieme al Manchester City, la potenza dei soldi del Golfo e l’impatto che questi possono avere sul gioco.

Dall’arrivo di Nasser Al-Khelaifi e della Qatar Investment Authority, i parigini sono diventati un brand ed un colosso di questo sport, lasciandosi alle spalle l’anonimato che li aveva accompagnati in passato, candidandosi ogni anno come principale pretendente alla vittoria della Champions League.

Il tutto grazie a campagne di calciomercato faraoniche e impreziosite da leggende assolute come Neymar, Mbappé e Leo Messi.

Proprio l’arrivo della Pulga argentina, però, ha innescato un periodo economicamente complesso per il club, nonostante la ricchezza illimitata, considerando come le spese societarie abbiano superato il miliardo di euro.

Secondo il dipartimento di controllo di gestione della lega professionistica francese, dalla stagione 2019/20, oltretutto, il Paris ha accumulato perdite sino a 717 milioni di euro, concludendo l’anno 2021/2022 con un rosso di 368,7 milioni, aumentando peraltro le uscite del 20%.

Il tutto nonostante un forte aumento dei ricavi (669,7 milioni) durante la medesima annata, garantiti per il 56,3% da attivazioni commerciali e sponsorizzazioni.



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I costi sono dovuti principalmente all’aumento degli stipendi dei giocatori, passando da 503 a 729 milioni di euro per via dell’arrivo in squadra di superstar come lo stesso Messi, Achraf Hakimi dall’Inter e Sergio Ramos dal Real Madrid.



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