Online + offline: la lotta al razzismo in Premier arriva anche negli esport con FIFA 20

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La campagna della Premier League “No Room For Racism” si sta concentrando sui campi della terra di Albione, e sarà così dal 19 al 27 ottobre 2019, con diverse attività di branding atte a coinvolgere i tifosi d’oltremanica.

Laddove tale coinvolgimento può essere legato ai soli 90 minuti del matchday, la lega più facoltosa e popolare al mondo ha pensato bene di diluire tale esperienza, avvalendosi di EA Sports, uno dei più influenti sponsor del campionato, pensando a delle iniziative per la sua fortunata serie di videogiochi FIFA.

Nell’edizione di quest’anno, FIFA 20, sono stati aggiunti all’interno della modalità di gioco online FUT, Fifa Ultimate Team, una serie di elementi di branding della campagna, come maglie da gioco, led a bordocampo, personalizzazioni per gli stadi, proprio per mantenere la massima fedeltà tra le attività in campo della lega inglese, e le abitudini di gioco degli utenti del noto videogame durante il periodo di attivazione della campagna di sensibilizzazione. 

Gli avatar virtuali dei giocatori scelti per testimoniare sul videogame sono: Jesse Lingard, Tammy Abraham, Virgil Van Dijk e James Madison del Leicester.

A tal proposito, il centrale del Liverpool si è espresso in questo modo in merito all’iniziativa:

“Il calcio è per tutti. Quando ci sono delle controversie nello sport che amiamo e pratichiamo, sarebbe meglio dimenticarsi dei colori dei club per i quali siamo tesserati, unirci e mostrare che non c’è spazio per il razzismo nel mondo del calcio e nella società.”

Alessio Fasano

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