Abbiamo assistito a El Clásico più tecnologico di sempre

Grafiche 3D e realtà aumentata per migliorare l’esperienza dei tifosi durante la visione della partita su tv o dispositivi mobile

Focus sulla partita tra Barcelona e Real Madrid

Sabato 24 ottobre è andata in scena la prima delle due sfide di campionato più sentite in Spagna, ovviamente stiamo parlando della partita tra Barcellona e Real Madrid.

Una partita accolta con meno enfasi rispetto alle stagioni precedenti, addirittura i media domestici lo hanno definito a più riprese “El clásico de la crisis” (a causa della crisi “emotiva” interna al Barcellona e la crisi di risultati recente del Real) o “El Clasico de la mascarilla”, cioè della mascherina, qui non è nemmeno necessario spiegarne il motivo.

Quella poi andata in scena al Camp Nou in realtà si è dimostrata tutt’altro che una partita piena di ombre. Oltre allo spettacolo di primissimo livello messo su dalle due squadre, abbiamo potuto assistere al primo clásico della storia in cui ha segnato un minorenne (Ansu Fati), ha giocato un americano (Dest) e soprattutto abbiamo potuto assistere a El clásico più tecnologico di sempre.

LaLiga negli ultimi due anni ha investito parecchie risorse in tecnologia digitale anche grazie ad alcuni partner della lega spagnola.

Da qualche mese però, una grande concentrazione degli sforzi è stata fatta per il 3D e la realtà aumentata disponibile per gli spettatori che guardano la partita in tv o altri dispositivi.

La tecnologia di Barcellona – Real Madrid

Se è vero che alcune tecnologie sono state già testate in altre partite da inizio stagione, nel derby tra Barcellona e Real Madrid tutto il mondo ha potuto assistere a soluzione pensate per migliorare l’esperienza visiva dell’utente.

Quest’ultimo derby spagnolo poi, ha goduto anche di una certa rilevanza e visibilità in Nord America grazie alla presenza in campo di Sergiño Dest, oltre che al lavoro svolto da LaLiga North America, una joint venture operativa da 15 anni. Un boost per l’audience non indifferente.

In alcuni momenti della partita, grazie alla realtà aumentata e al 3D, venivano offerte grafiche e statistiche proiettate sul terreno di gioco in tempo reale. È successo nei calci d’angolo, quando veniva indicate le soluzioni di battuta più utilizzate dal club durante la stagione, così come nei calci da fermo o per statistiche live su alcuni giocatori chiave della partita, come la heatmap istantanea.    

Come ha fatto LaLiga a diventare così tecnologica

Questa nuova visione tecnologica de LaLiga è stata messa su dai vertici della lega in collaborazione col broadcaster MediaPro, lo stesso che da tempo tenta la scalata in Italia, e grazie all’utilizzo della piattaforma di raccolta dati Mediacoach. Una piattaforma realizzata per fornire dati e statistiche agli allenatori ma che oggi vengono riconvertite anche come informazioni utili a migliorare l’esperienza e la consapevolezza del pubblico.

Se è vero che LaLiga da ormai 10 anni ha intuito quali step compiere per realizzare la propria digital trasformation, intuizione che oggi permette a Tebas e compagni di vantare uno dei brand sportivi più conosciuti al mondo (17esimo nella classifica delle properties sportive col miglior rendimento commerciale), va anche sottolineato come la lega spagnola sia stata volano dell’evoluzione digitale e strutturale dei club affiliati, mai lasciati soli e sempre indirizzati.

Infatti, molte delle tecnologie descritte in precedenza, sono state possibili grazie a telecamere aeree: uno standard tecnologico praticamente imposto ai club per i propri stadi e al quale a breve si allineeranno tutte le squadre, come avevamo approfondito tempo fa nel caso della Real Sociedad. Un range che oggi ha permesso a LaLiga di essere il campionato con più telecamere aeree in Europa.

Un’altra strada che LaLiga sta percorrendo è la Realtà Virtuale.

I team di ricerca e sviluppo spagnoli, sempre con la collaborazione di Mediapro, stanno sperimentando questa tecnologia e alcuni dei partecipanti al LaLiga Innovation Showcase hanno potuto usufruire e vivere momenti della stagione 2018/19 proprio sfruttando la realtà virtuale 3D (stereoscopica) grazie ai dispositivi ad hoc di Samsung.

LaLiga sta quindi dettando una linea da seguire che farà scuola in Europa, molto vicina poi a quella che è la visione e il concetto di intrattenimento intrapresi da altre leghe come NBA e NFL.

Luigi Di Maso

Credit Photo: LaLiga


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